La scuola è un investimento prioritario per la
competitività e lo sviluppo di un Paese e per questo l’istruzione deve
costituire un obiettivo strategico anche per l’Italia. Nasce da questa
consapevolezza il concorso “Macroscuola”, promosso dai Giovani dell’ANCE,
l’Associazione nazionale dei costruttori edili, giunta alla sua terza edizione.
L’obiettivo è quello di intercettare e far emergere le “visioni” e le esigenze di
coloro che vivono la scuola, studenti e insegnanti, così da tenerne conto nel
momento in cui si deve progettare una struttura dedicata alla formazione dei
più giovani.
L’iniziativa si svolge in due fasi. La prima, a
livello territoriale, ha visto protagonista anche il Gruppo Giovani di Ance
Lazio, guidato da Fabrizio Dell’Uomo con la quale si sono selezionati i 2
istituti di scuola media primaria che parteciperanno alle finali nazionali
previste nel mese di maggio.
Gli istituti selezionati per il Lazio sono stati l’IC
Pietro Vanni di Viterbo e l’IC Aldo Moro di Frosinone. I progetti saranno
sottoposti, insieme ai finalisti delle altre regioni, alla valutazione della
Giuria, presieduta dal Presidente nazionale di ANCE Giovani e costituita da un
esponente dell’ANCI e un rappresentante qualificato per ciascuna regione
proveniente dal mondo delle costruzioni, dell’economia, della politica e della
scuola. Sulla base dei criteri di valutazione previsti dal bando, la Giuria
individuerà il miglior progetto. Per i vincitori finali sarà assegnato un
premio destinato al miglioramento della propria classe.
“La partecipazione numerosa da parte degli studenti in
generale e in modo particolare nel caso dei due istituti selezionati per la
finale nazionale – sottolinea il vicepresidente Andrea Adami – si è
concretizzata in un forte impegno profuso nello studio degli elaborati e nelle
relazioni descrittive, a dimostrazione della preparazione degli alunni e della
maturità formativa e caratteriale che questi ragazzi hanno acquisito. Il
concorso Macroscuola si dimostra anche quest’anno una preziosa opportunità di
collaborazione e dialogo tra scuola e sistema produttivo per un nuovo ed
efficace partenariato che permetta agli studenti di conoscere l’impresa e la
sua cultura e, in prospettiva, di aprire loro le porte delle imprese per
offrire esperienze di orientamento e formazione al mondo del lavoro”.
Il concorso ha visto la partecipazione di dieci
istituti, sei situati nella provincia di Frosinone, due in quella di Latina, uno
di Roma e uno di Viterbo ed ha coinvolto oltre 600 studenti.
Molte e articolate le proposte presentate nelle
relazioni e nei disegni delle classi partecipanti.
Complessivamente emerge una forte sensibilità
ecologica, così come una convinta attenzione alla sostenibilità. Come nel caso
degli studenti dell’Istituto Comprensivo “Pietro
Vanni” di Viterbo che esprimono il loro desiderio di poter studiare all’interno
di una struttura ecosostenibile, che adotti soluzioni di risparmio energetico, grazie
all’installazione di impianti fotovoltaici in grado di generare autonomamente
la quantità di energia di base, non solo per l’illuminazione ma anche per
l’acqua calda. Gli alunni della 2^E della scuola secondaria di primo grado “Aldo Moro” di Frosinone hanno parlato in
modo puntuale e competente di “Bio Scuola”, intesa come una struttura
sostenibile per le persone e l’ambiente da realizzare con materiali ecologici e
non inquinanti. L’interesse all’ambiente e al rapporto tra natura e vivibilità
degli spazi dedicati allo studio emerge soprattutto dall’importanza data alla
progettazione dell’edificio orientandone la gestione della luce in modo tale da
sfruttare al meglio il sole in base ai principi dell’architettura bioclimatica
e della bioedilizia. Nel progetto presentato dagli studenti dell’IC Dante
Alighieri di Alatri si vuole dare particolare importanza a un’articolazione
progettuale che tenga conto e valorizzi l’introduzione della digitalizzazione e
dell’innovazione nella didattica, attrezzando la scuola con stampanti 3D e
lavagne interattive multimediali (LIM). La tecnologia affascina un po’ tutti:
dalla richiesta di “sale multimediali” all’utilizzo di tablet per la
registrazione di voti e presenze/assenze. “Tecnologia ed informatica: oggi più
che mai”, questo è il titolo di una relazione scritta da due studentesse di
Viterbo che descrivono la loro scuola ideale: una struttura altamente
tecnologica in cui immaginano ovunque percorsi senza barriere architettoniche, rampe
al posto delle scale e porte automatiche con sensore al posto di quelle
normalmente utilizzate. Il sogno è
quello di, come si legge in una delle relazioni, “avere delle scuole come
quelle americane delle serie tv: in cui sono gli studenti a spostarsi e non
solo gli insegnanti”.
L’innovazione è oggi un tassello-chiave per chi vuole
progettare ambienti confortevoli e corrispondenti alle esigenze di chi si
aspetta ambienti sicuri, solidi, connessi e strutturati secondo le tecniche
costruttive più efficienti, guardando anche alla leggerezza e alla flessibilità
e auspicando una crescente attenzione per spazi verdi attrezzati.
“Innovazione, sicurezza e sostenibilità – sottolinea
il presidente di ANCE Lazio Giovani Fabrizio Dell’Uomo - sono le tematiche di
cui bisognerebbe tener conto nel momento in cui si progetta un edificio
scolastico. I principi di eco sostenibilità costituiscono una grande
opportunità di trasformazione per l’intera comunità e i progettisti hanno il
compito oggi di metterli in pratica al fine di instaurare una sorta di
“alfabetizzazione ecologica” volta a migliorare l’organizzazione sociale ed educativa
dei singoli territori. L’esperienza di Macroscuola dimostra la grande
importanza di iniziative come questa in grado di evidenziare la rilevanza di
percorsi di riflessione in grado di favorire l’inclusione e l’apprendimento.”